La foto della ceriminia di premiazione di Angouleme 2003. 5 è il numero perfetto è nominato nella categoria "Migliore libro del 2003". Mi ha fatto molto piacere perché è segno di quanta attenzione e cultura di fumetto ci sia. Il mio infatti non è certo un libro tradizionale rispetto alla produzione del mercato francese.

Questa stessa edizione erano nominati i miei grandi amici Lorenzo Mattotti (migliore disegno) e Jiro Taniguchi (migliore sceneggiatura). erano tutti libri editi da Casterman. Qui vediamo la giuria, sul palco del teatro di Angouleme.

A Parigi alla stazione di Sanit Germain des Pres, una serie di vetrine mostrano i volumi selezionati nelle varie categorie. Qui vediamo l'edizione francese di 5 in bella mostra.

Una prospettiva per mostrare la dimensione dell'istallazione. Grande vero?

Nei pannelli si spiega esattamente quali sono i volumi, per quali categoria sono stati prescelti e da chi era composta la giuria.

Voila. Ad Angouleme a fare le dediche nei volumi. Una ottima occasione per incontrare i propri lettori e sentire come hanno trovato il lavoro. Nella vita di un autore di storie a fumetti, tradizionalmente chiuso nel suo studio, questa dell'incontro con i lettori è un'esperienza particolarmente intensa.

Ti vedono disegnare. Portano le edizioni di tutti i paesi, i libri ormai introvabili che hai fatto in un'altra vita. Sono molto interessanti le domande. Fanno capire anche con quanta attenzione il tuo lavoro viene letto.

In alto, a mo' di vessillo, la copertina di 5 segnala quale autore dedica cosa. L'organizzazione impeccabile di Casterman.

In fila i disegnatori producono.Ogni tanto si chiacchiera anche tra autori, mentre si disegna.

Qui di fianco Lorenzo Mattotti dedica i suoi libri. dietro di me Maria Teresa Perreira, dell'ufficio stampa di Casterman. Mi è piaciuto, si era come una famiglia, ci si stanca moltissimo ma si scherza e si ride molto.

Et voila. igort con la sua editor: Nadia Gibert. Nadia è la persona che ha portato 5 a Casterman. Come si vede dalla foto scattata dal paparazzo Simone Romani (Coconino press) i due riescono a parlare di lavoro anche con il sorriso sulle labbra.